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Lavori di studenti

NEMES CSABA

(lavoro realizzato da Roberto Bellocchi,

Patrizia Dal Zotto e Laura Sgariotto)

 
     
         
   

Nemes Csaba è nato a Kisvárda nel 1966. Dal 1985 al 1989 ha frequentato l'Accademia Ungherese di Belle Arti (Magyar Képzômûvészeti Fôiskola), specializzandosi in pittura. L'anno successivo ha ottenuto una seconda specializzazione in pittura murale; suo maestro è stato Tölg- Molnár Zoltán. Nel 1996 ha vinto una borsa di studio dall'Accademia d'Ungheria a Roma, dove ha trascorso alcuni mesi, soggiornando a Villa Giulia. Vive a Budapest, dove insegna pittura all'Accademia di Belle Arti. Le sue opere, presentate in esposizioni anche all'estero, sono presenti in gallerie nazionali e collezioni pubbliche e private. Nel 2000 ha esposto anche nella Deák Erika Galéria di Budapest.

   
         
   

La motivazione principale per la sua attività artistica è la ricerca di una personale identità culturale. Dal 1995 al 1998 questa ricerca lo ha condotto ad avere scambi con il suo amico Veress Zsoltàn, con il quale, durante il periodo degli studi accademici, fu coinvolto nella realizzazione di film sperimentali. L'esperienza romana del 1996 ha avuto come conseguenza la creazione di alcune serie di acquerelli che furono esposti alla Biennale di Istanbul nel 1999 e più tardi anche alla Deák Erika Galéria. Gli acquerelli sono pitture distinte, ma hanno qualcosa in comune, si completano a vicenda e abbiamo l'impressione che ci raccontino una storia.

Idôtlen idôk (Tempi indefiniti), 1996, dal catalogo del Ludwig Múzum Budapest   A Roma Nemes era sorpreso dal fatto che nel Medio Evo per la costruzione di molte chiese e palazzi venivano utilizzate le rovine di antichi edifici. Per esempio nel muro di una chiesa erano inseriti pezzi, ornamenti e frammenti di rilievi di epoca romana. I costruttori utilizzavano senza scrupolo le rovine delle culture del passato in una collocazione storica e ideologica completamente differente. A Nemes piaceva molto questa soluzione, in quanto trovava in essa qualche cosa di estremamente umano. Questi costruttori, coscientemente, non aspiravano alla rappresentazione perfetta.

 

   
   

Il soggiorno di Nemes a Roma ha avuto una influenza positiva sull'artista determinando un punto di svolta liberatorio nella sua intima educazione e nella sua pittura. Le pitture e i mosaici antichi, che secondo Nemes rappresentano una certa idea in una forma ridotta e concisa, l'hanno portato a dipingere in una maniera più facile e libera su piccole superfici e a vedere le cose semplici e naturali del mondo in un modo più elegante.

   
   

 

   
© Universitą degli Studi di Padova - Centro Linguistico di Ateneo
progetto: Edit Rózsavölgyi,
realizzazione grafica: Katia Carraro e Erik Castello
 

Recentemente ha iniziato una proficua collaborazione artistica con la moglie, Szépfalvi Ágnes. Insieme hanno prodotto alcune serie di fumetti tratti da storie inventate da Nemes stesso. Queste opere fanno riferimento all'idea e in parte alla tecnica del periodo accademico, durante il quale Nemes faceva film, ma ora questa produzione non richiede di essere sviluppata o tradotta in film. Questi fumetti rappresentano i problemi che noi tutti dobbiamo affrontare nella vita quotidiana, ma. Come Nemes stesso dice, "non necessariamente piangendo e lamentandosi della vita: possiamo farlo con maggiore sicurezza in noi stessi e meno stress".