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Köves
Éva è nata nel 1965 a Mosca; ha frequentato l'Accademia
Ungherese di Belle Arti (Magyar Képzômûvészeti
Fôiskola) a Budapest, dove ora vive. Dopo aver terminato gli studi
nel 1989 con una diploma di specializzazione in pittura, ha ottenuto
alcune borse di studio per Francoforte e Parigi e ha vinto diversi premi.
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Le
sue prime opere alla fine degli anni Ottanta sono caratterizzate dall'uso
di tele di piccole dimensioni e dalla tendenza alla monocromia, in quanto
dipinge con il bianco e diverse gradazioni di grigio.
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Nel
periodo successivo, agli inizi degli anni Novanta, acquistano maggiore
importanza l'impasto, la plasticità nella distribuzione dei colori,
e le dimensioni dei quadri aumentano. Köves lavora anche con la
fotografia, con pareti e spazi vuoti, creando una sorta di installazione.
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La
sua pittura è ben caratterizzata e particolare, perché
l'impasto denso e l'impronta del pennello evocano la materia, la massa
e le forme plastiche.
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Le
sensazioni che Köves prova durante i suoi viaggi e soggiorni in
Italia che negli ultimi anni del Novecento ha effettuato a Venezia e
a Roma, sono state tradotte in opere d'arte. Köves recupera i dettagli
più significativi delle città, poi rielabora pittoricamente
immagini e fotografie e, attraverso tagli, inserzioni e pennello, ricompone
questi dettagli in una nuova struttura visiva, creando in tal modo visioni
frammentarie delle città.
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Köves
ha scelto quale emblema di Roma il Pantheon (Pantheon, 1999), mentre
per Venezia lenzuola appese ad asciugare (Velencei lepel, 1997).
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©
Universitą degli Studi di Padova - Centro Linguistico di Ateneo
progetto: Edit Rózsavölgyi,
realizzazione grafica: Katia Carraro e Erik Castello |
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Bibliografia:
Lexikon di arte contemporanea (in ungherese)
Százados L., Virtuális Pantheon. Köves Éva
festômûvész kiállítása (Pantheon
Virtuale. L'esposizione di Éva Köves), "Balkon",
1999, pp 32-35
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