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Sobre el racismo Sul razismo
El racismo no atenta sólo contra los valores supremos y definitivos, contra los más sólidos y más frágiles derechos humanos: la libertad, la igualdad, la dignidad, sino también contra el que la desencadena, porque se transforma en su lento suicidio. Il razzismo non attenta soltanto contro i valori supremi e definitivi, contro i più solidi e più fragili diritti umani: la libertà, l'uguaglianza, la dignità, ma anche contro chi lo scatena, perché si trasforma nel suo lento suicidio.
Se trata de un antiguo sentimiento: el que siguió a la afirmación de la propia tribu, o sea, el lado negativo de tal afirmación: la expulsión de los otros. Pero hoy brota particularmente ante la debilidad y la pobreza. En función de la divinización del poder y del dinero, no hay raza que valga cuando el que no es de la nuestra posee más que nosostros, o no depende de nosotros por tener mayor fuerza; entonces no será más que rico o potente. Hay, por tanto, que luchar contra el promitivismo de tal sentimiento y también contra su dorada versión actual. Las diferencias entre razas son accesorias, externas, secundarias frente al hecho esencial de pertenecer a la misma especie humana: quien no lo vea así ya ha empezado a salirse de ella. Nada justifica el establecimiento de una jerarquía de dominación de una raza sobre otra. Aunque sólo sea porque ninguna, como demuestra la Historia, es superior, y porque, a estas horas, ninguna raza es pura. Si tratta di un antico sentimento: quello che venne dopo l'affermazione della propria tribù, cioè, il lato negativo di tale affermazione: l'espulsione degli altri. Ma oggi scaturisce in modo particolare di fronte alla debolezza e alla povertà. In funzione della divinizzazione del potere e del denaro, non c'è razza che tenga quando chi non appartiene alla nostra possiede più di noi, o non dipende da noi perché è più forte: allora non sarà altro che ricco o potente. Bisogna, quindi, lottare contro il primitivismo di tale sentimento e anche contro la sua dorata versione attuale. Le differenze tra le razze sono accessorie, esterne, secondarie di fronte al fatto essenziale di appartenere alla stessa specie umana: chi non la vede così ha già cominciato a non farne parte. Niente giustifica che si stabilisca un ordine gerarchico tra le razze, non fosse altro perché, come dimostra la Storia, nessuna è superiore, e  ai nostri tempi nessuna razza è pura.
Culpar a los otros de los males económicos o políticos que nos asaltan es un viejo desatino. Desde los Reyes Católicos se sigue cometiendo en España. Ellos amputaron del tronco común las grandes ramas árabes y judías y redujeron esta tierra, donde las tres culturas procrearon nuestros momentos más resplandecientes, a límites paupérrimos. La tolerancia se sustituyó por la intransigencia; la unión, por la unidad; la diversidad, por la ortopedia; la mezcla germinativa, por la esterilidad. De aquellos polvos vienen estos lodos: el encaramarse unos vecinos sobre los demás, la vanidad de imaginarios factores físicos distintivos, el veneno de los nacionalismos, el empequeñecimiento de los ideales, los enfrentamientos políticos de campanario...La xenofobia, que es un error histórico, se encarna hoy en el error cotidiano del racismo, usado a menudo por gobernantes torpes o torpes ciudadanos como coartada para achacar a los otros nuestras escaseces, sinsabores y responsabilidades. Incolpare gli altri dei mali economici o politici che ci affliggono e un vecchio errore. In Spagna si è continuato a commetter dall'epoca dei Re Cattolici. Essi amputarono dal tronco comune i grandi rami arabo ed ebraico, e ridussero questa terra in cui le tre culture crearono i nostri momenti più fulgidi, ai limiti di grande povertà. La tolleranza fu sostituita dall'intransigenza; l'unione dall'unità; la diversità dall'ortopedia; la mescolanza germinativa dalla sterilità. Da quella polvere deriva questo fango: l'arrampicarsi degli uni  sugli altri, la vanità d'immaginari fattori fisici distintivi, il veleno dei nazionalismi, la riduzione degli ideali, gli scontri politici campanilistici... La xenofobia, che è un errore storico, s'incarna oggi nell'errore quotidiano del razzismo, usato spesso da governanti maldestri o maldestri cittadini come alibi per addossare agli altri le nostre deficenze, i nostri dispiaceri e le nostre responsabilità.

Antonio Gala: El País